Ci Vuole Un Fiore
Le cose di ogni giorno raccontano segreti
A chi le sa guardare ed ascoltare
Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l'albero
Per fare l'albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore
Per fare un tavolo ci vuole un fiore
Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l'albero
Per fare l'albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore
Per fare un tavolo ci vuole un fiore
Per fare un fiore ci vuole un ramo
Per fare il ramo ci vuole l'albero
Per fare l'albero ci vuole il bosco
Per fare il bosco ci vuole il monte
Per fare il monte ci vuol la terra
Per far la terra ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare un fiore ci vuole un ramo
Per fare il ramo ci vuole l'albero
Per fare l'albero ci vuole il bosco
Per fare il bosco ci vuole il monte
Per fare il monte ci vuol la terra
Per far la terra ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l'albero
Per fare l'albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare tutto ci vuole un fiore...
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Un Signore Di Scandicci
[Problema: i confini della Toscana hanno uno sviluppo di 1.330 chilometri,
di cui 329 costieri, 249 insulari, 752 terrestri, che la dividono da Liguria,
Emilia, Marche, Umbria e Lazio. La sua superficie è di 22.940 chilometri quadrati,
di cui 5.800 di montagna, 1.930 di pianura e di 15.260 di collina.
I fiumi della Toscana sono: l’Arno (lungo 241 chilometri),
il Serchio (lungo 103 chilometri), l’Ombrone (lungo 161 chilometri),
il Cecina (lungo 76 chilometri).
Si domanda: quanto è alta la torre di Pisa?]
Un signore di Scandicci - un signore di Scandicci
Buttava le castagne - buttava le castagne
E mangiava i ricci
Quel signore di Scandicci
Un suo amico di Lastra a Signa - un suo amico di Lastra a Signa
Buttava via i pinoli - buttava via i pinoli
E mangiava la pigna
Quel suo amico di Lastra a Signa
Tanta gente non lo sa, non ci pensa e non si cruccia.
La vita la butta via e mangia soltanto la buccia
Suo cugino in quel di Prato - suo cugino in quel di Prato
Buttava il cioccolato - buttava il cioccolato
E mangiava la carta
Suo cugino in quel di Prato
Un parente di Figline - un parente di Figline
Buttavia via le rose - buttava via le rose
E odorava le spine
Quel parente di Figline
Tanta gente non lo sa, non ci pensa e non si cruccia.
La vita la butta via e mangia soltanto la buccia
Un suo zio di Firenze - un suo zio di Firenze
Buttava in mare i pesci - buttava in mare i pesci
E mangiava le lenze
Quel suo zio di Firenze
Un compare di Barberino - un compare di Barberino
Mangiava il bicchiere - mangiava il bicchiere
E buttava il vino
Quel compare di Barberino
Tanta gente non lo sa, non ci pensa e non si cruccia
La vita la butta via e mangia soltanto la buccia!
La vita la butta via e mangia soltanto la buccia
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Napoleone
[Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio il 15 agosto del 1769.
Il 22 ottobre del 1784 lasciò la scuola militare di Briennes
con il grado di cadetto. Nel settembre del 1785 fu promosso
sottotenente. Nel 1793 fu promosso generale, nel 1799 promosso
primo console, nel 1804 si promosse imperatore. Nel 1805 si promosse
re d’Italia. E chi non ricorderà tutte queste date, sarà bocciato!]
C’era una volta un imperatore, si chiamava Napoleone.
E quando non aveva torto, di sicuro aveva ragione...Napoleone
Napoleone era fatto così
Se diceva di no, non diceva di sì
Quando andava di là, non veniva di qua
Se saliva lassù, non scendeva quaggiù
Se correva in landò, non faceva il caffè
Se mangiava un bigné, non contava per tre
Se diceva di no, non diceva di sì
Napoleone andava a cavallo e la gente lo stava a vedere
E quando non andava a piedi, era proprio un cavaliere...Napoleone!
Napoleone era fatto così:
Se diceva di no, non diceva di sì
Quando andava di là, non veniva di qua
Se cascava di lì, non cascava di qui
Se faceva popò, non diceva però
Quando apriva l’oblò, non chiudeva il comò
Se diceva di sì, non diceva di no
Di tutti gli uomini della terra, Napoleone era il più potente.
E quando aveva la bocca chiusa, non diceva proprio niente...Napoleone!
Napoleone era fatto così:
Se diceva di no, non diceva di sì
Quando andava di là, non veniva di qua
Se saliva lassù, non scendeva quaggiù
Se correva in landò, non faceva il caffè
Se mangiava un bigné, non contava per tre
Se faceva pipì, non faceva popò
Anche lui come te, anche lui come me:
Se diceva di no, non diceva di sì
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Zucca Pelata
E adesso, cantiamo “Zucca pelata ha fatto i tortelli” sulla musica di paraponzi-ponzi-po. Comincio io.
Zucca pelata ha fatto i tortelli!
E non dà niente ai suoi fratelli!
I suoi fratelli fan la frittata
E non danno niente alla Zucca pelata!
I suoi fratelli fan la frittata e non danno niente alla Zucca pelata!
I suoi fratelli fan la frittata e non danno niente alla Zucca pelata!
Zucca pelata ha fatto i tortelli!
E non dà niente ai suoi fratelli!
I suoi fratelli fan la frittata
E non danno niente alla Zucca pelata!
I suoi fratelli fan la frittata e non danno niente alla Zucca pelata!
I suoi fratelli fan la frittata e non danno niente alla Zucca pelata!
E adesso, sulla musica de “La casa”
Zucca pelata ha fatto i crostini!
E non dà niente ai suoi cugini!
I suoi cugini fanno il torrone -
A Zucca pelata neanche un boccone!
I suoi cugini fanno il torrone - a Zucca pelata neanche un boccone!
I suoi cugini fanno il torrone - a Zucca pelata neanche un boccone!
Non si potesse canta’, ‘n coppa a ‘na bella canzona napoletana?
Zucca pelata-ta ha fatto le frittelle-lle!
E non dà nient-te alle-lle sue sorelle-lle!
Le sue sorelle-lle fa-fanno-nno il budino-no -
A Zu-Zucca pelata-ta nemmeno-no un pochino-no!
Le sue sorelle-lle fa-fanno-nno il budino -
A Zu-Zucca pelata-ta nemmeno-no un pochino-no!
Le sue sorelle-lle fa-fanno-nno il budino -
A Zu-Zucca pelata-ta nemmeno-no un pochino-no!
E per finire, “fra’ Martino Campanaro”
Zucca pelata fa la ricotta! Non darà niente a nessuno stavolta?
La lezione l’ha imparata quello zuccone di Zucca pelata? Di Zucca pelata?
Din-don-dan - din-don-dan
Questa lezione l’avrà imparata, quello zuccone di Zucca pelata?
Questa lezione l’avrà imparata, quello zuccone di Zucca pelata?
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Mi Ha Fatto La Mia Mamma
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Ho Visto Un Prato
[Tema: la primavera. Svolgimento. Mi hanno detto che in primavera
i prati sono verdi. Ma io i prati li ho visti solo alla televisione
e sono tutti grigi. Mi hanno detto che in primavera spuntano le violette.
Io ho guardato attentamente i marciapiedi ogni mattina, ma non ho mai visto
le violette spuntare. Mi hanno detto che in primavera gli alberi mettono
foglie e fiori. Nel mio quartiere non ci sono alberi, ci sono soltanto
i pali della luce. Ma non mettono né fiori, né foglie.]
Ho visto un prato
Verde, verde, verde
Coperto d'erba
Verde, verde, verde
Nel prato c'era un albero
Verde, verde, verde
E sull'albero un nido
Verde, verde, verde
E nel nido un uccello
Verde, verde, verde
Che ha fatto un uovo
Bianco, bianco, bianco!
Ho visto un cielo
Azzurro, azzurro, azzurro
E sotto un mare
Azzurro, azzurro, azzurro
Sul mare c'è una barca
Azzurra, azzurra, azzurra
Sulla barca un berretto
Azzurro, azzurro, azzurro
In testa a un marinaio
Azzurro, azzurro, azzurro
Che alza una vela
Bianca, bianca, bianca!
Ho visto un paese
Bianco, bianco, bianco
Con tante case
Bianche, bianche, bianche
In cima a un monte bianco
Bianco, bianco, bianco
E su e giù per la strada
Bianca, bianca, bianca
Ci corre un bambino
Bianco, bianco, bianco
Con un aquilone
Rosso, rosso, rosso!
...con un aquilone
Rosso, rosso, rosso!
...con un aquilone
Rosso, rosso, rosso!
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Le Parole
[Compito: per domani scriverete dieci nomi comuni, dieci nomi propri,
dieci nomi collettivi, dieci nomi astratti, dieci nomi concreti,
dieci nomi primitivi, dieci nomi derivati, dieci diminutivi,
dieci accrescitivi, dieci dispregiativi, dieci nomi composti,
dieci nomi maschili, dieci nomi femminili, dieci dipendenti,
dieci promiscui, dieci nomi difettivi, dieci nomi indeclinabili,
dieci sovrabbondanti, dieci arcaismi, dieci neologismi, dieci barbarismi, dieci...]
Abbiamo parole per vendere,
Parole per comprare,
Parole per fare parole.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per pensare.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per pensare.
Abbiamo parole per fingere,
Parole per ferire,
Parole per fare il solletico.
Andiamo a cercare insieme,
Le parole per amare.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per amare.
Abbiamo parole per piangere,
Parole per tacere,
Parole per fare rumore.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per parlare.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per parlare.
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Il Bambino Di Gesso
[Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola! Non essere distratto!
Guarda dove metti piedi! Sta attento a non rovesciare l’acqua!
E non lasciar cadere la penna! E non perdere i pastelli! Non giocare in cortile!
Non correre sulle scale! Non fischiare! Non sbattere le porte!
Non strusciare le scarpe! Non prendere a calci i sassi! Sta buono,
perché la mamma ha il mal di testa, perché la maestra ha il mal di testa,
perché la zia ha il mal di testa, perché la portiera ha il mal di testa.]
Non correva, non saltava
Pantaloni non strappava
Non diceva parolacce
Non faceva le boccacce
Non sporcava i pavimenti
Si lavava sempre i denti
Non strillava, non rideva
I bottoni non perdeva
Senza macchie sui guantini
Senza buchi nei calzini
Era proprio un bambino di gesso
Respirava se aveva il permesso
Stava dove l’avevano messo
Come un bravo bambino di gesso
Che non risponde e non dice mai di “no”
Ora grande è diventato
Ma non è molto cambiato:
Compitissimo, prudente
Ossequioso, diligente
Dice “grazie” al superiore
Dice sempre “Sì, signore”
Se gli danno sulla testa
Dice grazie e non protesta
Passa il giorno a fare inchini
Non ha buchi nei calzini
Ora è proprio un brav’uomo di gesso
Che respira se ottiene il permesso
E rimane dov’è stato messo
Come un bravo brav’uomo di gesso
Che non discute e non dice mai di "no"
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
Non Piangere
Non piangere,
Non piangere...
Se piangi non vedi più niente
Vedi solo le tue lacrime
E se tu le bevi
Non sono dolci, ma
Ma salate come il mare
Non piangere
Non piangere
Se piangi non vedi più il sole
Vedi solo pioggia e nuvole
Non puoi più giocare a rimpiattino, ma
Ma soltanto a mosca cieca
Non vedi più il cielo
Sopra il grattacuielo
Gli uccelli volare
E le stelle brillare!
Non vedi i colori
Dell’arcobaleno
Vedi solo il tuo naso
Non vedi più in là
Non piangere
Non piangere
Non piangere mai più
Non vedi più il cielo
Sopra il grattacielo
Gli uccelli volare
E le stelle brillare
Non vedi i colori
Dell’arcobaleno,
Vedi solo il tuo naso
Non vedi più in là
Non piangere
Non piangere
Non piangere mai più
testo pubblicato per gentile concessione della BMG Ricordi S.p.A.
|