a
cura di Vincenzo Mollica
ed. Lato Side Editori
© 1982
<<Cantautore per giovani coppie innamorate (Io
Che Amo Solo Te), maschera immusonita, eternamente
malinconica (Canzone Per Te), simpatico interprete
di dischi per bambini (La Casa). Stereotipi
assai diffusi, ma superficiali e ingiusti, che riducono a
macchietta uno dei personaggi - invece - più complessi,
sensibili, ricchi, intelligenti, culturalmente aggiornati
della canzone italiana degli ultimi vent'anni.
Vincenzo Mollica ha scritto - a quattro mani
con Endrigo stesso - un libro affettuoso e informato, restituendoci
intero lo spessore di questo poeta-musicista del nostro tempo:
le sue origini nel night, il suo ruolo fondamentale nella
"rivoluzione dei cantautori", la sua coerenza stilistica
e politica, il suo rapporto prezioso e atipico con poeti di
ieri e di oggi, quali Pier Paolo Pasolini, Ignazio Buttitta,
Josè Martì, Vinicius
de Moraes, Rafael Alberti. Il tutto arricchito dai contributi
critici di Fratini, Fusco, Bardotti, Toquinho, Chico Buarque
de Hollanda, Ornella Vananoni; nonchè delle tavole
di Dino Battaglia e Francesco Rubino e dalle foto di Stefano
Giraldi.>>
[dall'ultima di copertina]
<<Un quaderno di appunti. Così definirei questo
libro di Vincenzo Mollica. Il quaderno di
appunti di un "girovago" (Endrigo) che per
un giorno si è fermato a riposare. E a sorpresa incontra
uno dopo l'altro i vecchi compagni di viaggio. I compagni
che sul quaderno lasciano tutti un appunto, un ricordo, una
testimonianza su ciò che li lega a Sergio: chi ricorda
un viaggio in Brasile, chi un disco realizzato insieme, chi
un Festival di Sanremo, chi le cene in compagnia... Ma non
mancano comunque gli interventi di Sergio: per rendere omaggio
agli amici da poco scomparsi, per commentare i suoi
vecchi successi musicali, per ricordare gli anni del night
o solo per insegnarci che senza "saudade" la vita
è un piatto insipido.
È quindi con uno spirito intimista, familiare che questo
libro deve essere letto e sfogliato. Quasi con la sensazione
di stare per "rubare" emozioni e sensazioni che
appartengono ad altri.>>
[Matteo Perazzi] |
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