autori
Vinicius De Moraes
(1913-1980). Battezzato col nome di Marcus Vinícius da Cruz de Melo Moraes, nato a Rio De Janeiro in Brasile, diplomatico, poeta, musicista, fu una delle massime figure della musica brasiliana contemporanea. Come poeta e paroliere ha scritto le parole ad un gran numero di canzoni diventate poi dei classici; come musicista ha composto un buon numero di melodie e come interprete ha cantato in molti importanti album.
Sergio Endrigo
(1933-2005) È nato a Pola nel 1933. La passione per la
musica gli arrivò dal padre tenore. A 10 anni i primi guadagni:
intonando La Donna È Mobile, in piedi su
un tavolo dell’osteria. Ha fatto il facchino, il cantante
nei caffè veneziani e, per 7 anni, l’intrattenitore
di night club. Nel 1968 ha vinto il Festival di Sanremo
in coppia con Roberto Carlos. La prima canzone per bambini era dedicata
alla figlia Claudia. La scrisse Vinicius de Moraes, quasi per scherzo,
e parlava del fedele pappagallo Paco.
Ci Vuole Un Fiore nacque su richiesta di Sergio Endrigo.
Nel 1974 il cantautore istriano dedicò ai bambini un intero
album, che prese il nome proprio dalla canzone scritta con Rodari.
L’adattamento della filastrocca colpì subito gli ascoltatori
e da allora non ha mai smesso di essere un successo.
Francesco Tullio Altan
È nato nel 1942 a Treviso. Da piccolo sognava di progettare
navi. Per un po’ ha studiato a Venezia e poi è emigrato
in Brasile. A Rio De Janeiro ha cominciato a disegnare le prime
figure per sua figlia Kika. Quando lei gli ha chiesto un cane, lui
le ha regalato la Pimpa. I grandi lo conoscono anche per Cipputi
e per le vignette pubblicate sui giornali. A Francesco piace molto
disegnare con i bambini della sua Aquileia. Perché non si
lasciano distrarre dal giudizio dei grandi.
È il più noto e apprezzato disegnatore italiano di
storie per bambini. Suoi la Pimpa, Kamillo Kromo e tanti altri personaggi,
di cui scrive anche i testi. Ma Altan è anche il più
complesso e versatile autore di questi anni: capace di rallegrare
i più piccoli con le sue tavole colorate e allo stesso tempo
fulminare i grandi con le micidiali battute delle sue vignette “politiche”
pubblicate dall’Espresso e da Repubblica. |